Glyphosate, altri cinque anni per fare chiarezza sui potenziali effetti negativi

26-04-2018

La famosa molecola nata negli anni ’70 per l’irrigazione agricola rimarrà fino al 2022

 

I pesticidi a base di glifosato sono utilizzati in agricoltura come erbicidi su infestanti di tutti i tipi di coltivazioni. Sono anche impiegati prima della semina come trattamento essiccante pre-raccolta su cereali e semi oleosi per accelerare e uniformare il processo di maturazione (EFSA, 2015).

 

Essendo utilizzato in molti prodotti fitosanitari, l’uso del glifosato è disciplinato da una severa legislazione europea (Regolamento UE n. 1141/2010). Ma negli ultimi anni sono aumentate le preoccupazioni a livello mondiale in merito ai potenziali effetti negativi sulla salute di tale sostanza a causa del suo uso su larga scala.

 

Non ci sono ancora prove tangibili sulla rischiosità di questo composto: esistono pareri contrastanti da parte delle agenzie europee EFSA (sicurezza alimentare) e ECHA (sostanze chimiche) da un lato e dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dall’altra.

 

Il 27 Novembre 2017, il Comitato d’Appello della Commissione Europea ha approvato la proroga sull’utilizzo del glifosato in campo agricolo per altri 5 anni, quindi fino al 2022.

 

In Italia resta il divieto d’uso di tale sostanza nelle aree frequentate dalla popolazione o da “gruppi vulnerabili” quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie, ma il divieto resta anche in agricoltura in pre-raccolta “al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura”, quindi anche sul grano.

 

Eurolab propone un servizio di analisi glifosato tramite cromatografia liquida ad alta risoluzione mediante Orbitrap, garantendo così la massima accuratezza analitica.

Per eventuali ed ulteriori informazioni il nostro personale è a vostra completa disposizione.

 

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