PFAS ed analisi retrospettive: l’importanza di poter acquisire, sempre, in Full Scan ed in Altissima Risoluzione.
Qualche giorno fa, durante un normale batch analitico per la verifica della presenza di PFAS su campioni di acque di scarico, ci siamo imbattuti in un campione con valori estremamente elevati (mg/l) di C6O4!
La cosa ci è sembrata abbastanza strana ed, ovviamente, abbiamo ripetuto l’analisi per confermare il dato. A seguito della rilettura del campione, la presenza di C6O4 è stata confermata sia a livello di massa accurata, che di patner isotopico che di frammentazione. Tutto questo utilizzando un sistema Orbitrap Q-Exactive Focus.
Dopo qualche ora, ci siamo chiesti “ma siamo sicuri che non ci sia dentro anche qualche altro PFAS che non monitoriamo in routine?”. Se avessimo utilizzato un normale triplo quadrupolo tale domanda sarebbe inesorabilmente rimasta senza risposta, invece, rielaborando il raw file, acquisito in Full Scan a 70.000 di risoluzione, mediante il software Compound Discoverer, abbiamo riscontrato che nel campione era presente anche un altro composto perfluorurato che non è presente nelle normali liste di analiti ricercati. Tale composto, probabilmente un intermedio, era il nonafluoro-ter-butanolo (CAS n° 2378-02-1).
Ovviamente non sappiamo se questo composto sia più o meno pericoloso, tuttavia il dato di fatto è che esso è presente e solamente con l’utilizzo dell’Altissima Risoluzione in Full Scan è stato possibile rilevarlo!
Eurolab: PFAS ed analisi retrospettive in Altissima Risoluzione!
Analisi dei contaminanti nelle acque: l’approccio di Eurolab per rendere più efficace tale difficile ricerca, mediante l’uso dell’Altissima Risoluzione.
Autodichiarazioni dei Fornitori: Fidarsi è bene, controllare è meglio!